Roma, 30 marzo 2023
“Quello di Milton Friedman è un pensiero molto attuale, basti pensare alla sua frase secondo cui se si pagano le persone per non lavorare e si tassano coloro che lavorano si produce disoccupazione”. Così Michaela Biancofiore, senatrice Noi Moderati, intervenuta a Palazzo Madama alla conferenza stampa dal titolo “La parola a Friedman, ricordando Martino”. Promotore dell’evento è stato l’Istituto Milton Friedman Institute, che ha avuto come presidente onorario proprio Antonio Martino.
A poche settimane dall’anniversario dalla sua morte, si è ricordata la sua figura di politico, economista, intellettuale ma principalmente di liberale, storico allievo del Nobel all’economia Milton Friedman. Nel corso della conferenza – in cui è intervenuto il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano – è stato presentato il libro “La parola a Friedman”, curato da Gabriele Giovannetti ed edito da Mimesis. “Le teorie dell’economista americano, e quelle di Antonio Martino che stato il suo primo studente – continua Biancofiore – si adattano benissimo al periodo che purtroppo abbiamo vissuto negli ultimi anni, con un assistenzialismo sfrenato: basti pensare al reddito di cittadinanza, che era come gettare il fumo negli occhi per Martino, e lo sarebbe stato anche per Friedman”. “Friedman e Matino – continua la senatrice – sostenevano che nei fatti l’assistenzialismo e il socialismo creassero la povertà, come dimostrato tra l’altro dall’aumento esponenziale dei poveri registrato durante il governo delle sinistre, e che invece lo sviluppo venisse portato avanti dall’impresa, la cui etica è quella del profitto”. “Pensiamo anche alla flat tax, di cui il primo a parlarne in Italia è stato proprio Martino nel primo governo Berlusconi: lui era la tessera numero 2 di Forza Italia, io la 789 e andavo a scuola da questi grandi maestri” ricorda Biancofiore, per poi concludere: “Friedman e Martino dovrebbe ispirare le politiche di tutti i governi, ma in particolare del nostro che si rivede nella parola ‘conservatori’: mi piace ricordare il fatto che Antonio Martino sosteneva che i conservatori fossero di centrodestra perché amano conservare le libertà, che spesso con la sinistra evaporano”. (PO / Roc)
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